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martedì 26 agosto 2008

E-book: ecco come si combatte il "caro scuola"

Il “caro scuola” colpisce i genitori di studenti di ogni ordine e grado.Anche a seguito dei tetti di spesa introdotti dal ministero, istruire ipropri figli costa ancora troppo. L’esborso per i ragazzi delle primesuperiori, può arrivare ai mille euro. Per fortuna qualcuno ci aiuta ed èproprio internet. Può essere usto per la ricerca di libri nuovi o usati,per esempio utilizzando il servizio di prenotazione e consegna (senzaspese di spedizione) di www.bol.it con un corso multimediale in omaggio.In Internet troviamo negozi virtuali con sconti su libri, dizionari,atlanti, , zaini…., è il caso di www.scontalibro.it. Non scordiamoci ilsito e-commerce www.ebay.it. Esistono inoltre mercatini virtuali traprivati, vedi www.libridea.it , www.comprovendolibri.it . Buona notizia la scuola nel 2008 scopre che esistono gli e-book ( libridi testo digitale), e molto probabilmente sarà un file in pdf. Cosìlascia intendere la finanziaria. Dal 2011/2012, il collegio docentiadotterà solo libri utilizzabili nelle versioni scaricabili da internet omista. Con la speranza che questa volta il sistema istituzionale non,complichi le cose e che pensi esclusivamente agli interessi dei nostristudenti. Meglio tardi che mai… anche se utilizzo il proverbio chi primaarriva meglio alloggia e utilizzando una parafrasi del proverbio direi chitardi arriva male alloggia. La mia speranza è che un giorno il mondoscolastico e istituzionale sia protagonista e innovatore della società didomani, ruolo che deve riconquistarsi.
Matteo Barberiwww.virtualvalley.itwww.formeeting.it


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sabato 23 agosto 2008

Pechino 2008

Domani si chiudono le Olimpiadi di Pechino, e tutti noi ci ricorderemo dei grandi campioni da Bolt in poi. Ringrazio anche tutti gli altri atleti che non hanno vinto medaglie ma che hanno dimostrato che esserci era importante. Lo sport che unisce e fa crescere. ciao a tutti.



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venerdì 22 agosto 2008

Parla AD Virtual Valley srl

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Virtual Meeting: la nascita di un prodottodi Luca Barberi - team di sviluppodel 22/08/2008 Qualche mese fa, prima che l'inizio dello sviluppo "tecnico" di Virtual meeting avvenisse io e i miei collaboratori abbiamo discusso a lungo, analizzato, consultato, richiesto pareri e condotto ricerche su quelle che fossero le esigenze e le problematiche di comunicazione nelle aziende medio-grandi (con particolare riguardo alla realtà italiana). La grande mole di considerazioni, sensazioni e feedback ricevuti è stata raccolta e ulteriormente valuta e analizzata. Il risultato: dovevamo realizzare un prodotto che fosse sì completo e ricco di funzionalità, ma allo stesso tempo SEMPLICE, FACILE DA UTILIZZARE, "UNIVERSALE". Virtual Meeting nasce proprio con un questo obiettivo preciso. Virtual Meeting infatti è stato sviluppato (ed è in continuo sviluppo) dal nostro team in modo che fosse semplice e facile da utilizzare (chiunque sia in grado di navigare in internet è sicuramente in grado di utilizzare la nostra piattaforma di video-interazione) e universale (tutte le funzionalità messe a disposizione dei partecipanti sono fruibili all'interno di un comune browser, non è richiesta l'installazione di alcun software). La videoconferenza web è ancora poco utilizzata, soprattutto in Italia, ma il nostro progetto di sviluppo sta già guardando lontano: il prossimo passo dello sviluppo sarà orientato verso i dispositivi mobili (chiunque possieda un dispositivo mobile in grado di effettuare una connessione a internet potrà utilizzare la nostra piattaforma). Vedi http://www.virtualvalley.it/

La videoconferenza: un'esperienza positiva di Carlo Cattaneo

sistemi di videoconferenza
La videoconferenza: un'esperienza positivadi Carlo Cattaneo - utilizzatore Virtual Meetingdel 22/08/2008 Pochi mesi fa ho provato Virtual Meeting per dialogare con i miei colleghi e alcuni miei clienti: sono rimasto stupito! Ora lo utilizzo quotidianamente! Inizialmente, devo ammetterlo, ero decisamente scettico sull'utilizzo di un software di questo tipo poi, provandolo mi sono dovuto ricredere e mi sono accorto che effettivamente mi permette di risparmiare moltissimo tempo (che prima dedicavo agli spostamenti in auto e in treno) e denaro. Credo che il futuro della comunicazione sia legato a Internet e alle applicazioni che su di essa riescono ad essere veicolate. Grazie a Virtual Meeting, che è stato facilmente e rapidamente personalizzato sulla base delle esigenze della mia azienda, sono finalmente riuscito a risolvere molti problemi di comunicazione (punto nevralgico e dolente per molte attività economiche/imprenditoriali). Gli accordi presi con la società sviluppatrice mi hanno permesso e mi permetteranno nel futuro di non dovermi preoccupare di gestire software, permessi, aggiornamenti, ecc. (questi sarebbero ricaduti interamente e pesantemente sull'intero reparto IT aziendale) in quanto la piattaforma, nonostante sia integrata all'interno del nostro sito web, è gestita in outsourcing: questo per la mia azienda rappresenta un grande punto di forza! Vedi www.formeeting.it

giovedì 21 agosto 2008

Investire in Tecnologia

Investire in tecnologiadi Matteo Barberi - AD Virtual Valley Srldel 19/08/2008 Il PC è presente nel 57% delle abitazioni dei 27 Paesi dell’UE, il 49% di questi ha accesso a Internet e il 36% lo ha attraverso un collegamento a banda larga (era solo il 23% nel 2006). L’Olanda risulta il paese con la maggiore penetrazione dei PC nelle abitazioni pari al 90%, Francia, Gran Bretagna, Germania si difendono con percentuali superiori al 60%, mentre l’Italia è ferma al 49%. L’Italia rimane indietro anche nell’’accesso internet (41%) con una percentuale inferiore alla media Europea (49%). Solo il 23% dichiara di utilizzare la banda larga, la stessa percentuale di Cipro, mentre Francia (48%), Gran Bretagna (47%), e Olanda al (77%) sono molto più avanti. L'Italia risulta essere il paese con il maggior utilizzo della banda "stretta" utilizzata per il 14% superando la media Europea (10%). Fonte: Eurobarometro, giugno 2008. Tali dati continuano a confermare le difficoltà dell’Italia nel perseguire una politica improntata sull’innovazione:Si è parlato molto in Provincia di Sondrio di Banda Larga e di Polo tecnologico, spero vivamente che dopo tanto tempo sì passi ai fatti. Le aziende di oggi lavorano in Real-Time e combattono ogni giorno il Time to Market, considerando il fattore tempo un elemento determinante se non vitale per la sopravvivenza della propria azienda. Le Istituzioni devono adeguarsi al nuovo modello gestionale e dare risposte in tempi rapidi.Innovazione, formazione e R&S vanno a braccetto e anche in tali ambiti non brilliamo e non investiamo a sufficienza.Concludo dicendo che conviene a tutti (cittadini, istituzioni, aziende...) investire e credere nelle nuove tecnologie a patto che queste siano veramente funzionali.

Con la videoconferenza si rispetta l'ambiente

sistemi di videoconferenza
Fonte: Panorama del 4/07/08 - di Luca SciortinoTROPPI CONVEGNI, SALE L’EFFETTO SERRAClima. Sul “Britisch medical journal” un singolare mea culpa: le tante conferenze internazionali su temi clinici moltiplicano i viaggi aerei, inquinanti.
Indovinello: considerato che il mondo è vicino a una pericolosa soglia di riscaldamento globale e ci resta poco tempo per stabilizzare le emissioni di anidride carbonica, quale gruppo sociale può dare il maggiore contributo nella comunicazione su questo problema? Chi possiede un’influenza tale sulla popolazione da creare una coscienza diffusa dell’urgenza dei rimedi? Non i divulgatori scientifici: il loro peso è trascurabile. Forse i preti? No, la questione è terrena. I politici allora? Difficile, neanche in tema ambientale hanno mai dato grande prova. E i Medici? Di influenza e autorità ne hanno. E la questione dovrebbe riguardarli, visto che ha a che fare con la salute. Ma cosa fanno davvero i dottori per combattere il riscaldamento globale? Finora non molto.In compenso, per la prima volta, due esponenti della categoria, Malcom Green (professore di medicina respiratoria all’Imperial college di Londra) e James Owen Drife (ostetrico all’università di Leeds), si interrogano sulla questione sul British medical journal (Bmj), che al tema dedica la copertina. Due gli aspetti che emergono.
Primo, i medici potrebbero contribuire a ridurre le emissioni di CO2 rinunciando ai numerosi viaggi aerei per convegni internazionali e scegliendo di dibattere sulle loro ricerche in videoconferenza. Secondo, se l’intera comunità dei medici seguisse un decalogo di 10 punti pubblicato dallo stesso Bmj, che prevede alcune priorità nella comunicazione con i pazienti, ciò si tradurrebbe, ritengono, nella riduzione di 5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.Partiamo da un calcolo approssimativo. All’incontro annuale dell’American cardiac society hanno partecipato 45 mila medici da tutto il mondo. Se ognuno ha percorso in andata e ritorno 10 mila km, siccome le emissioni di un aereo sono grosso modo 250 chili ogni 1.000km per passeggero, il totale fa 2 tonnellate e mezzo; moltiplicando per 45 mila si superano le 100 mila tonnellate di CO2. Se un analogo numero di medici partecipa a 10 conferenze mondiali in 1 anno, le emissioni diventano di 1 milione di tonnellate di CO2, quelle assorbite da 250 mila ettari di foreste.Ecco perché Green caldeggia i congressi virtuali in teleconferenza. Sarebbe anche un modo, aggiunge con ironia, per evitare il jet lag, le code negli aeroporti, le perdite dei bagagli e i fine settimana lontano dalla famiglia. Drife però ricorda che “meeting in the flesh”, ovvero vedersi in carne e ossa, resta insostituibile per chi deve confrontarsi su ricerche ed esperienze cliniche. Senza contare che viaggiando i medici possono talvolta incontrare persone con problemi di salute nei paesi poveri.Difficile che la discussione serva a individuare e a tagliare almeno quelle conferenze che hanno scopi pubblicitari per editori e industrie farmaceutiche. Senza contare che un buon numero di medici apprezza i convegni che uniscono alla formazione il piacere di un viaggio. Inoltre consiglio di visitare il sito www.formeeting.it per provare gratuitamente la videoconferenza web.

martedì 19 agosto 2008

lunedì 18 agosto 2008

BIM: ente non necessario

La semplificazione del sistema amministrativo