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sabato 19 gennaio 2008

Svegliamoci

CORSI GRATUITI DI INFORMATICA E INGLESE
PROMOSSI DALL’ASSOCIAZIONE VALLEAPERTA CON IL SOLO OBIETTIVO: CREARE LO SVILUPPO SPERATO………..BUONA FORTUNA
Venerdì 14/12/2007 è iniziato a Chiavenna presso l’ex Convento dei Cappuccini il corso di informatica della durata di n. 40 ore rivolto a dipendenti pubblici e privati.
Il corso gestito dall’Associazione ValleAperta è completamente gratuito per i partecipanti, questo anche grazie alla disponibilità della Comunità Montana di Chiavenna che ha concesso l’utilizzo dell’aula informatica.
Il corso di informatica, così come quello di inglese che si terrà a breve presso la Comunità Montana Alta Valle, rappresenta per ValleAperta l’assolvimento di un impegno preso con dipendenti pubblici e privati che si erano preiscritti ai corsi del Dispositivo Formazione a Scelta Individuale, ma che non è stato possibile attivare per esaurimento delle risorse. ValleAperta si è attivata autonomamente finanziando direttamente l’iniziativa formativa e per questo ringrazia tutti i soci e simpatizzanti e tutte le società che sostengono e che ritengono la formazione il primo strumento per la competitività di un paese. ValleAperta ritiene inoltre che l’utilizzo del Pc/Tecnologie e la conoscenza delle opportunità del web, crei una cultura orientata all’ efficienza e allo sviluppo, ed essa può essere applicata sia al settore pubblico che quello privato. Per conoscere i segreti del web non si può non conoscere la lingua inglese, lingua madre del web. Nel 2007 gli “internettari” italiani sono rimasi al palo, aumentando del 2% (dati Comscore). A livello europeo i fruitori della rete superano i 226 milioni di visitatori unici. Il record di crescita va alla Russia con +23% nell’ ultimo anno (14,6 milioni). I paesi con maggior pubblico sono Germania con 33 milioni di visitatori, Regno Unito con 32 milioni, Francia 27 milioni, Italia con 17,6 milioni. Il segnale forte è rappresentato dai paesi del nord come Olanda nella quale l’ 82% della popolazione usa internet, Scandinavia il 73%, mentre in Italia si aggira intorno al 29%. Tale stallo è allarmante e rappresenta la velocità del nostro paese nel creare sviluppo e nuove opportunità nell’ era del Web 2.0 o my Internet ( “l’ ambiente in cui si sono sviluppati dei siti web e applicazioni, che mettono il controllo del contenuto , sia generato direttamente dall’ utente che no nelle mani del consumatore”) che rappresenta il 56%, si vedano come esempio ( YouTube,MySpace,Wikipedia) dei totale dei navigatori. Forse è ora di svegliarsi dal profondo sonno.
Matteo Barberi
Sondrio 19 gennaio 2008

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